Two fashion cakes
Coral, white and blue party
Crostata con mud cake e crema pasticciera
In una pentola mettere il latte, il burro a pezzetti, il cioccolato a pezzetti e lo zucchero.
Far sciogliere gli ingredienti senza portarli a ebollizione e lasciarli raffreddare per circa 15 minuti.
Versare il composto nella planetaria o nell’impastatrice (se non l’avete, versate in una ciotola capiente e lavorate con le fruste) e incorporare le uova precedentemente sbattute (poco e a mano) con il sale e la vaniglia.
Mescolare tutto a velocità media.
Aggiungere, adesso, le farine setacciate mescolando a mano con movimenti dal basso verso l’alto, delicatamente, facendole assorbire.
Non lavorare troppo la farina, altrimenti il dolce risulterà duro.
Trasferire l’impasto nella tortiera (preferibilmente antiaderente) che avrete rivestito di carta forno sul fondo e imburrato e infarinato lateralmente.
Crostata di frutta
Torta di meringa con crema al Vov
Il caldo è ormai arrivato e aumenta la voglia di dolci freschi, dai colori allegri e ricchi di frutta.
La torta di meringa farcita con crema e frutta è un giusto mix di bellezza, freschezza e bontà e se poi la crema è arricchita con il mitico liquore VOV allora non si può resistere: il liquore all’uovo dal gusto avvolgente e confortante dello zabajone dona una marcia in più alle nostre preparazioni sposandosi perfettamente sia con la frutta che con il cioccolato o caffè.
La bottiglia colorata del VOV e il suo sapore mi riportano indietro nel tempo, al nonno e al papà. Ricordi dolci e custoditi nel cuore.
Allora, che aspettate a realizzare insieme a me questa torta di meringa a piani? La ricetta e le foto passo passo vi aiuteranno ad ottenere un dolce scenografico e buonissimo!
TORTA DI MERINGA CON CREMA AL VOV E FRUTTA
Per la meringa alla francese
– la ricetta che non mollo più è quella di Dario Bressanini, già presente su questo blog qui –
Ingredienti per 3 dischi di meringa da 16, 12 e 7 cm di diametro + circa 40 meringhette
(potete dimezzare la dose, preferisco realizzarne sempre in più e conservarle in una scatola di latta)
250 g di albumi a temperatura ambiente
(uso quelli pastorizzati, li trovate al banco frigo del super)
500 g di zucchero semolato tipo Zefiro
un cucchiaino + qualche goccia di succo di limone
In planetaria o in una bacinella, montate gli albumi con il succo di limone prima lentamente e poi a media velocità fino ad ottenere una schiuma morbida. Continuate ad alta velocità e quando il volume degli albumi sarà aumentato di 4 volte (considerate che il volume finale è di circa 8 volte quello iniziale) aggiungete lo zucchero poco alla volta, lentamente e continuando a montare.
Continuate fino ad esaurimento della quantità di zucchero e fino ad ottenere una meringa lucida, soda e ferma.
Trasferite il composto in un sac à poche con bocchetta a stella grande – per me 2D della Wilton – o liscia a seconda della vostra preferenza (è solo un dettaglio che non compromette assolutamente il risultato finale, la bocchetta a stella dona a mio avviso un’estetica migliore anche lateralmente).
Posizionate un foglio di carta forno su una teglia e sul foglio di carta forno disegnate 3 cerchi diametro 16 cm, 12 cm, 7 cm.
Girate il foglio – in trasparenza vedrete i cerchi disegnati – e formate con il sac à poche i dischi di meringa partendo dal centro e spostandovi verso l’esterno.
Su un’altra teglia o sulla stessa se avete spazio, formate le meringhette.
Trasferite in forno già caldo a 85°C – teglia a mezza altezza – forno statico con sportello leggermente aperto (basterà interporre un cucchiaio di legno) per permettere all’umidità di uscire, per 3 ore circa. Le meringhe devono asciugare e non cuocere.
Se il vostro forno è ventilato, potete lasciare lo sportello chiuso e aprirlo solo negli ultimi minuti di cottura.
Una volta cotte, spegnete il forno e lasciatele riposare con sportello socchiuso, meglio se tutta la notte o comunque diverse ore.
Preparate la crema pasticcera.
CREMA PASTICCERA AL VOV
– Ricetta base della crema pasticcera di Luca Montersino –
Ingredienti
200 ml di latte intero fresco
50 ml di panna liquida fresca
75 g di tuorli (circa 4 ma pesate!)
75 g di zucchero semolato
10 g di amido di riso
10 g di amido di mais
i semini di mezza bacca di vaniglia Bourbon
20 ml di liquore VOV
Montate i tuorli con lo zucchero e i semini di vaniglia. Unite gli amidi setacciati e amalgamate bene.
In un pentolino, scaldate il latte e la panna con la bacca di vaniglia priva dei semini e raggiunto il bollore aggiungete la montata di uova. Mescolate, per un minuto circa, solo quando il latte inizia ad inglobare parzialmente la montata di uova.
Togliete dal fuoco e coprite subito con pellicola alimentare a contatto. Raffreddate in un bagnomaria di acqua e ghiaccio oppure in freezer per abbattere la carica batterica.
Una volta a temperatura ambiente, unite il VOV e mescolate bene.
Preparate la frutta lavandola, tagliandola e insaporendo con liquore VOV.
Ho utilizzato mirtilli, pesche gialle e fragole.
Farcite con crema e frutta alternando i dischi di meringa e completando con qualche meringhetta.
Buona settimana e un abbraccio immenso, grazie a tutti <3
Zeppole di san Giuseppe
Le Zeppole di san Giuseppe sono un dolce tradizionale tipico con cui si festeggia, il 19 marzo, la Festa del papà.
Si tratta di pasta bignè farcita con crema pasticcera e amarene e la mia versione è fritta, per me le zeppole sono fritte e basta perché se devo peccare, devo peccare come si deve! Vi spiego, però, anche come farle al forno…
La ricetta, testata e garantita al 100%, è quella della mia amica Enrica Chiarapassion a sua volta ripresa da Antonia del blog Appunti di cucina di Rimmel .
Grazie alla doppia cottura in forno e poi in olio, otterrete un fritto eccellente, per niente pesante o grasso. Provare per credere.
Importantissima la temperatura dell’olio di frittura, non dovrete superare i 170°C (se non avete una friggitrice, utilizzate il termometro).
Molto importante è anche la dimensione della bocchetta: è quella che darà la grandezza alle vostre zeppole, non il numero di giri (va fatto un solo giro, nel blog di Antonia potete vedere anche il video). Per una zeppola media, come vi spiega Enrica, è sufficiente una bocchetta spizzata – stella aperta – 10 mm.
ZEPPOLE DI SAN GIUSEPPE FRITTE
Ingredienti per circa 20 zeppole di grandezza media
250 g di farina 00
250 g di acqua
35 g di strutto
4 uova grandi
(oppure 5 o 6 piccole controllando sempre la consistenza dopo ogni aggiunta, il composto deve essere sodo, simile ad una crema pasticcera densa)
5 g di sale
olio di semi di arachide per friggere
Per la farcitura
Crema pasticcera di Luca Montersino
200 ml di latte intero fresco
50 ml di panna liquida fresca
75 g di tuorli (circa 4 tuorli, però pesate!)
75 g di zucchero semolato
9 g di amido di mais
9 g di amido di riso
mezza bacca di vaniglia Bourbon
amarene Fabbri per la finitura
zucchero a velo
In una pentola dal fondo spesso, portate a ebollizione l’acqua con il sale e lo strutto.
Raggiunto il bollore, versate la farina in un solo colpo e, fuori dal fuoco, mescolate con un cucchiaio di legno fino ad ottenere un impasto che si presenti omogeneo e si stacchi dalle pareti della pentola. Riportate sul fuoco, cuocete ancora per qualche minuto continuando a girare e togliete dal fuoco.
Trasferite il composto nella planetaria (con la foglia) e lasciate impastare per qualche minuto facendo intiepidire bene. L’impasto non deve essere caldo al momento dell’aggiunta delle uova.
Unite le uova, una alla volta controllando sempre la consistenza del composto (che deve presentarsi come una crema pasticcera soda) e non aggiungete l’uovo successivo se il precedente non è stato ben assorbito.
Trasferite l’impasto in un sac à poche con bocchetta a stella spizzata – per me 10 mm – e formate le zeppole su una teglia ricoperta di carta forno.
Infornate a 200°C per circa 10 minuti, fino a quando le zeppole non si staccano facilmente dal forno e appaiono appena dorate.
Friggete subito in olio a 170°C, non più di 4 zeppole alla volta visto che in cottura si gonfiano molto, girandole spesso. Ci vorranno 10 minuti. La temperatura dell’olio non deve aumentare altrimenti avrete zeppole esternamente cotte ma non altrettanto internamente. Controllate sempre la temperatura e se è il caso, spostate il pentolino dal fuoco per abbassarla.
Sgocciolate su carta per fritti o carta assorbente.
Diversamente dalla zeppola al forno, come ci spiega Enrica, la zeppola fritta mantiene molto meno la forma in cottura perché lo strutto rende l’impasto più delicato e le fa gonfiare parecchio.
Farcite con la crema che avrete preparato in questo modo:
In un pentolino, portate a bollore il latte con la panna e la mezza bacca di vaniglia.
Unite i tuorli precedentemente lavorati con lo zucchero e gli amidi (dovrete ottenere un composto chiaro e spumoso) e mescolate solo quando si saranno formati dei “vulcanetti”: in questo modo la montata di uova non toccherà il fondo e in un minuto, girando con una frusta, la vostra crema sarà pronta. Eliminate la bacca di vaniglia.
Coprite subito con pellicola alimentare a contatto e abbattete in freezer fino a portarla a temperatura ambiente.
Trasferite la crema in un sac à poche con bocchetta a stella e farcite le zeppole.
Terminate con una o più amarene per ogni zeppola e zucchero a velo.
Se volete preparare Zeppole al forno, basterà sostituire i 35 g di strutto con 200 g di burro e cuocere in forno statico a 200°C per i primi 10 minuti e poi a 180°C per gli altri 25/30 minuti fino a quando saranno dorate.
Negli ultimi 5 minuti di cottura fate uscire il vapore creatosi nel forno utilizzando un cucchiaio di legno o uno straccio per tenere leggermente aperto lo sportello. A cottura terminata, lasciate raffreddare in questo modo così da far asciugare bene le zeppole.
Farcite con crema pasticcera e amarene.
Dedico questo dolce ai miei due angeli in cielo, papà e nonno Giuseppe <3
Un abbraccio a tutti!
Crostatine con crema e fragoline
Per me la semplicità è sinonimo di bellezza ed eleganza.
Si sa, le cose semplici sono sempre le più preziose e, in pasticceria, quelle che conquistano cuore e palato.
Le Crostatine con crema e fragoline rientrano tra i dolci che più amo. Profumate, golose e semplici da realizzare, sono perfette come degna conclusione di un pasto o come merenda.
Ultimamente mi ha conquistato la pasta frolla con lo strutto realizzata per la Cassata siciliana al forno e così ho voluto provarla come base per queste crostatine. Che dire, perfetta! Il risultato è una pasta frolla a dir poco friabile, dal gusto neutro e adatta per gli intolleranti al lattosio.
Non vi resta che provarla e se proprio non vi va di usare lo strutto potete sempre sostituirlo con il burro, otterrete però un risultato ovviamente diverso. Qui trovate la ricetta della mia pasta frolla di base, con burro.
CROSTATINE CON CREMA E FRAGOLINE
Ingredienti
per circa 12 crostatine diametro 1o cm
Per la pasta frolla:
500 g di farina 00
150 g di zucchero semolato tipo Zefiro
125 g di strutto
2 uova
1 tazzina di acqua fredda
1 pizzico di sale
5 g di ammoniaca per dolci
i semini di una bacca di vaniglia Bourbon
la scorza grattugiata di mezzo limone biologico non trattato
Per la crema pasticcera di Luca Montersino:
400 ml di latte intero fresco
100 ml di panna liquida fresca
150 g di tuorli (circa 8 tuorli, però pesate!)
150 g di zucchero semolato
18 g di amido di mais
18 g di amido di riso
mezza bacca di vaniglia Bourbon
la scorza di mezzo limone biologico non trattato
Preparate la pasta frolla in planetaria (con la foglia) o a mano, lavorando prima la farina setacciata con l’ammoniaca con lo strutto fino a sabbiare il composto. Aggiungete poi lo zucchero, il sale, l’uovo, la vaniglia, la scorza grattugiata di limone e l’acqua e amalgamate fino ad ottenere un composto omogeneo. Formate un panetto, avvolgete in pellicola alimentare e fate riposare in frigorifero almeno 4/5 ore.
Preparate la crema pasticcera.
In un pentolino, portate a bollore il latte con la panna, la scorza di limone e la mezza bacca di vaniglia. Unite i tuorli precedentemente lavorati, con le fruste elettriche, con lo zucchero e gli amidi (dovrete ottenere un composto chiaro e spumoso) e mescolate solo quando si saranno formati dei “vulcanetti”: in questo modo la montata di uova non toccherà il fondo e in un minuto, girando con una frusta, la vostra crema sarà pronta.
Eliminate la bacca di vaniglia e la scorza di limone.
Coprite subito con pellicola alimentare a contatto e abbattete in freezer fino a portarla a temperatura ambiente.
Stendete la pasta frolla a 3/4 mm e rivestite gli stampi per crostatine precedentemente unti e infarinati. Eliminate l’eccesso di pasta frolla dal bordo e bucherellate il fondo delle crostatine con i rebbi di una forchetta.
Fate riposare in frigo circa 30 minuti.
Trascorso il tempo, procedete con la cottura in bianco delle basi: ritagliate dei fondi tondi di carta forno, ponetene uno in ogni base e poi riempite le crostatine con fagioli secchi o con dei pesi in ceramica. Infornate e fate cuocere in forno preriscaldato a 180°C per 15 minuti, poi togliete la carta forno, i fagioli o i pesi e proseguite la cottura per altri 15 minuti fino a completa doratura delle basi.
Fate raffreddare e sformate delicatamente.
Trasferite la crema pasticcera in un sac à poche e farcite le crostatine con un movimento che parta dal centro e vada verso l’esterno.
Decorate con fragoline di bosco e fiorellini edibili.
Le crostatine si conservano per 1/2 giorni in frigorifero.
Un forte abbraccio a tutti e grazie <3
Dolce Merì di Gianluca Fusto
Il Maestro Gianluca Fusto è una garanzia, tra i pasticceri che più amo.
Avevo voglia di un dolce che fosse semplice ma voluttuoso, che ad ogni morso mi facesse chiudere gli occhi e sospirare. Ho sfogliato il libro “Le mie 24 ore dolci” del Maestro e l’ho trovato, Dolce Merì.
Crema, amarene e meringa.
Se non l’avete ancora provato, rimediate subito!
DOLCE MERI’
Pasta frolla alle mandorle e cacao, crema pasticciera, meringa
Ricetta liberamente tratta e parzialmente modificata dal libro Le mie 24 ore dolci di Gianluca Fusto
Ingredienti
per uno stampo a cerchio apribile diametro 18 cm
Per la pasta frolla alle mandorle e cacao
30 + 75 g di farina 00
52 g di burro
15 g di farina di mandorle
8 g di cacao amaro in polvere
44 g di zucchero a velo non vanigliato
25 g di uovo
1 g di fior di sale
Per la crema pasticciera
240 g di latte intero fresco
50 g di tuorli
45 g di zucchero semolato tipo Zefiro
33 g di farina 00
la scorza di mezzo limone bio non trattato oppure mezza stecca di vaniglia Bourbon
5 g di burro
Per la meringa
50 g di albume pastorizzato
(perfetto quello che si trova al banco frigo del supermercato)
100 g di zucchero semolato tipo Zefiro
Per il montaggio
50 g (sono circa 13) di amarene candite
zucchero a velo
mandorle in scaglie
Preparate la pasta frolla. Fate ammorbidire il burro, dovrà essere a 25°C, e mettetelo in planetaria (con foglia) con lo zucchero a velo e l’uovo (per la dose di uovo, aprite un uovo, sbattetelo con una forchetta in una ciotolina e prelevate con un cucchiaio il quantitativo occorrente, cioè 25 g).
Amalgamate facendo attenzione a non incorporare aria. Unite la farina di mandorle e poi la prima quantità di farina (30 g) amalgamando bene. Unite infine la seconda quantità di farina (75 g), precedentemente setacciata con il cacao, e il sale. Formate un panetto, avvolgete in pellicola alimentare e fate riposare in frigorifero a 4°C per almeno 3 ore.
Trascorso il tempo, stendete la pasta frolla a 2,5 mm di spessore e rivestite lo stampo. Bucherellate il fondo della crostata e trasferite di nuovo in frigo per almeno 1 ora.
Nel frattempo preparate la crema pasticciera.
In un pentolino, portate a ebollizione il latte con la scorza di limone o la vaniglia (io ho utilizzato il limone).
In una ciotola unite la farina e lo zucchero, mescolando a mano con una frusta, poi aggiungete i tuorli (sono circa 3 tuorli ma pesateli). Versate il latte bollente su questo composto, eliminando il limone o la vaniglia, e riportate tutto sul fuoco, a bollore, mescolando continuamente con una frusta per un paio di minuti. Raggiunta una certa densità, togliete dal fuoco e unite il burro freddo. Mescolate bene per far amalgamare.
Trasferite in un contenitore e coprite con pellicola alimentare a contatto. Fate raffreddare in freezer fino a che non diventi a temperatura ambiente.
Infornate il fondo di pasta frolla e cuocete a 160°C per 20 minuti con portellone del forno leggermente aperto (tenetelo aperto con l’aiuto di un cucchiaio di legno o un canovaccio).
Sfornate e fate raffreddare.
Preparate la meringa.
In una planetaria, con frusta, o in un recipiente e con le fruste elettriche, montate gli albumi (che dovranno essere a temperatura ambiente) e unite lo zucchero poco per volta e lentamente, continuando a montare.
Aumentate la velocità e montate fino a raggiungere una consistenza ferma e soda. Trasferite in un sac à poche munito di bocchetta liscia con diametro 24 mm e tenete da parte.
Farcite il fondo della crostata con la crema pasticciera e posizionate le amarene ben sgocciolate sulla superficie della crema. Continuate la cottura in forno per altri 20 minuti circa a 160°C.
Sfornate, fate raffreddare e poi decorate con la meringa formando dei grossi “pois”.
A questo punto, il Maestro caramella la meringa in forno con la funzione grill, per qualche minuto, a non più di 100-120°C, invece io ho caramellato fiammeggiando con un cannello per pasticceria.
Terminate con una spolverata di zucchero a velo e con mandorle in scaglie leggermente tostate.
Servite la crostata ben fredda.
Un abbraccio grande a tutti <3
Naked cake Primavera
La Naked cake Primavera è una torta dedicata alla primavera, decorata con fiori, meringhe e colori tenui e delicati. La base è un pan di spagna leggermente bagnato al limoncello e farcito con lamponi e chantilly italiana al limone ed esternamente ricoperta da uno strato sottile di chantilly francese alla vaniglia.
Ho realizzato questa torta per un compleanno speciale ed è un vero inno alla Primavera, al cielo sereno e luminoso e alle cose belle.
NAKED CAKE PRIMAVERA
Ingredienti
per una torta diametro 26 cm a 4 strati
Per il pan di spagna
500 g di uova intere
(circa 10 uova ma pesate!)
350 g di zucchero semolato tipo Zefiro
300 g di farina 00
100 g di fecola di patate
i semini di una bacca di vaniglia Bourbon oppure un cucchiaino di estratto
i semini di mezza bacca di vaniglia Bourbon
15 g di liquore limoncello
lamponi q.b.
Per la chantilly alla vaniglia
300 g di panna liquida fresca
90 g di zucchero a velo
i semini di una bacca di vaniglia Bourbon oppure un cucchiaino di estratto
Sfornate, fate raffreddare e sformate. Avvolgete le basi, singolarmente, in pellicola alimentare e tenete da parte.
Preparate la crema pasticciera.
Fate raffreddare, subito, la crema in un bagnomaria di acqua e ghiaccio o in freezer coperta da pellicola alimentare a contatto. In questo modo si abbatte la carica batterica.
Preparate la crema chantilly al limone.
Bagnate con l’aiuto di una bottiglia per bagna il primo disco di pan di spagna, farcite con la chantilly al limone e lamponi, bagnate il secondo disco, farcite e chiudere con il terzo disco bagnandolo e farcite nuovamente. Chiudete con il quarto disco, bagnate e trasferite in frigo.
In planetaria montate la panna ben fredda con la vaniglia e lo zucchero a velo fino ad ottenere una consistenza soda.
Stuccate esternamente la torta con l’aiuto di una spatola lasciando intravedere gli strati per un effetto “nudo”.
Decorate con fiori, meringhe, biscottini e pistacchi sbriciolati o secondo fantasia.
La ricetta delle mie meringhe è a questo link.
Buon compleanno Nunzia <3
Un abbraccio a tutti e grazie!
Crostata della nonna
La Crostata della nonna è una golosa variante della famosa Torta della nonna a base di crema pasticcera e pinoli, qui con aggiunta di crema alla ricotta a base di grano cotto Chirico.
La presenza del Grano cotto Chirico, qui lavorato insieme alla ricotta romana, rende la crema perfettamente densa, più cremosa e compatta al taglio, grazie alla sua capacità addensante dovuta all’amido gelificato in esso contenuto.
Con il processo di cottura del grano e il raffreddamento dell’amido presente, unicità del marchio Chirico, si ottiene un amido gelificato che può essere utilizzato in sostituzione parziale dei grassi, senza intaccare il gusto ma, anzi, conferendo maggiore cremosità, leggerezza e minore apporto di grassi.
Il Grano cotto Chirico, ingrediente fondamentale della Pastiera Napoletana, può essere impiegato in tantissime ricette di uso quotidiano grazie al sapore neutro e alla sua capacità addensante.
La Crostata della nonna è perfetta per la merenda, la prima colazione o come dolce fine pasto. Ha lo stesso effetto rassicurante e avvolgente di un abbraccio ed è delicata nel gusto, con un profumo delizioso di limone e vaniglia. Impossibile resistere!
La ricetta originale di Annamaria Chirico qui, di seguito la mia interpretazione per uno stampo diametro 23 cm.
CROSTATA DELLA NONNA
con Grano cotto Chirico
Ingredienti
per uno stampo con fondo amovibile diametro 23 cm
Per la pasta frolla:
250 g di farina 00
125 g di burro freddo a pezzetti
100 g di zucchero semolato a grana fine tipo Zefiro
1 uovo
un cucchiaino di estratto di vaniglia Bourbon o i semini di una bacca
la scorza grattugiata di mezzo limone non trattato
un pizzico di sale
Per la farcitura di ricotta e grano cotto:
210 g di grano cotto Chirico
100 g di ricotta romana
50 g di zucchero semolato a grana fine tipo Zefiro
25 g di pinoli
mezzo cucchiaino di estratto di vaniglia Bourbon o i semini di mezza bacca
Per la crema pasticcera:
250 ml di latte intero fresco
2 tuorli grandi
125 g di zucchero semolato a grana fine tipo Zefiro
25 g di farina 00
la scorza di un limone non trattato
Per la decorazione:
50 g circa di pinoli
zucchero a velo
Preparate la pasta frolla. In planetaria, con la foglia, o a mano sul piano di lavoro, lavorate brevemente la farina con il burro a pezzetti, la scorza di limone grattugiata e la vaniglia, fino a sabbiare il composto. Unite lo zucchero, il sale, l’uovo e lavorate ancora fino ad amalgamare tutto, brevemente senza scaldare il composto. Formate un panetto, avvolgete in pellicola alimentare e fate riposare in frigorifero almeno 4 o 5 ore.
Trascorso il tempo, stendete la pasta frolla allo spessore di 3 mm circa e rivestite lo stampo. Eliminate la pasta frolla in eccesso e formate nuovamente un piccolo panetto che avvolgerete in pellicola e terrete da parte in frigorifero, vi servirà per le strisce. Bucherellate, con i rebbi di una forchetta, il fondo della crostata e fate riposare in frigorifero circa 30 minuti. Rivestite il fondo con un tondo di carta forno e fate una cottura in bianco riempiendo questo fondo con pesi in ceramica o legumi secchi. Infornate a 170°C per 20 minuti circa.
Preparate la crema pasticcera. In un pentolino, portate a bollore il latte con la scorza di limone e pian piano versatelo a filo in una ciotola resistente al calore dove avrete, precedentemente, lavorato i tuorli con lo zucchero e la farina (quest’ultima aggiunta dopo aver ben amalgamato con le fruste elettriche a bassa velocità o a mano con una frusta, i tuorli con lo zucchero). Mescolate bene e rimettete nel pentolino, sul fuoco, continuando a mescolare fino ad ottenere la giusta densità. Togliete dal fuoco, eliminate la scorza di limone e coprite subito con pellicola alimentare a contatto. Fate abbattere in freezer fino al raggiungimento di una temperatura ambiente, non deve essere calda al tatto.
Preparate la crema di ricotta e grano cotto. In una ciotola, sgranate bene il grano cotto con una forchetta e poi aggiungete la ricotta, la vaniglia e lo zucchero. Mescolate fino ad ottenere un composto cremoso ed omogeneo. Unite i pinoli e mescolate ancora per incorporarli bene alla crema.
Trasferite questo composto in frigorifero per almeno 10 minuti e nel frattempo preparate le strisce di pasta frolla.
Stendete la pasta frolla avanzata realizzando delle strisce larghe circa 1 cm. Trasferitele delicatamente su una teglia rivestita di carta forno e fate riposare in frigorifero per 10 minuti.
Farcite il guscio di pasta frolla semi cotto con la crema di ricotta e grano e poi sopra realizzate un secondo strato di farcitura con la crema pasticcera, livellando bene con una spatola.
Decorate con le strisce di pasta frolla, aggiungete i pinoli in ogni spazio tra una striscia e l’altra e infornate a 160°C fino a completa cottura e doratura (circa 60 minuti a seconda del forno).
Terminata la cottura, spegnete il forno, aprite lo sportello e fate raffreddare così la crostata prima di sformarla su un piatto o vassoio.
Spolverizzate con zucchero a velo e servite.
Un abbraccio a tutti e buon weekend <3